Data: 31/12/2017 - Anno: 23 - Numero: 3 - Pagina: 30 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
FIORI SULLA TOMBA DI PADRE SILVANO LANARO |
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AUTORE: Mimmo Lanciano (Altri articoli dell'autore)
FIORI SULLA TOMBA DI PADRE SILVANO LANARO AMATO PARROCO DI BADOLATO MARINA E DI SQUILLACE MARINA Le disastrose alluvioni joniche del 1951-53 hanno provocato il trasferimento parziale sul litorale degli abitanti dei nostri borghi collinari rimasti senza casa. Sono nate, cos, le Marine che, anno dopo anno, si sono ingrandite fino a diventare la parte principale dei Comuni. La data di nascita di Badolato Marina pu essere considerata la giornata del 24 marzo 1952 quando il Capo del Governo Alcide De Gasperi venuto per consegnare al sindaco Andrea Talotta i primi 78 alloggi edificati in muratura a tempo di record (cosa che in sguito in Italia non avvenuta per qualsiasi altra calamit naturale). Tale data pu essere valida pure per altre Marine joniche, dal momento che De Gasperi ha visitato realt simili. Dopo questi primi 78 alloggi ne furono costruiti ulteriori 257 (per un totale di 335), oltre alla chiesa, alledificio scolastico per le elementari, alla delegazione comunale e alla pretura. La chiesa fu inaugurata il 14 marzo 1956 e fu affidata ai frati francescani conventuali che si sono avvicendati. Uno, per, rimasto dallautunno 1956 fino allestate 1982 (per 26 anni esatti). Questi stato Padre Silvano Maria Lanaro, nato nel 1921 nella casa al numero civico 32 in Puchem (una delle 33 frazioni del Comune di Terragnolo) tra le montagne della provincia di Trento, al confine con il Veneto. Per 26 anni stato il buon pastore della nostra comunit di Badolato Marina (allinizio anche delle Marine di Monasterace, Guardavalle, Santa Caterina, Isca e SantAndrea). Da bambino (ma a volte pure da adolescente, fino a che non sono andato allUniversit di Roma) sono stato uno dei suoi pi assidui chierichetti e, a differenza di altri, lo seguivo quando si recava nelle Marine dellinterzona per celebrare Messa. Fin da piccolo, la mia indole era protesa alla maggiore e migliore conoscenza possibile e P. Silvano mi dava la possibilit di girare per tutto il territorio della Diocesi di Squillace, per cui lo accompagnavo volentieri. Piano piano, Egli diventato importante come il mio fratello maggiore Vincenzo. Infatti, con P. Silvano sono stato sempre in contatto, anche quando dal 1982 era stato destinato alla parrocchia di Squillace Marina e al Convento di Catanzaro Lido. Ci sentivamo spesso per telefono pure quando, malato di un tumore, era stato ricoverato per le lunghe ed estenuanti cure in un convento-infermeria. La sera di gioved 30 marzo 2000 mi ha telefonato per dirmi che stava per morire e che se avessi voluto vederlo vivo sarei dovuto andare sbito al suo capezzale. Cos, il giorno dopo, in auto ho percorso circa 700 km di strade da Agnone del Molise a Valdobbiadene (Treviso). La mattina seguente ero nella sua stanza di quellinfermeria conventuale. Mi disse con voce serena: Sto per morire. Quando poi ero sulla porta per uscire mi raccomand, con la sua flebile voce, di salutare tutti i badolatesi e in particolare i suoi parrocchiani. Allora, distinto, gli chiesi di fare loro un ciao con la mano davanti alla mia macchinetta fotografica. Poi quellimmagine del suo estremo ed affettuoso saluto stata pubblicata da La Radice di Badolato nel contesto di un mio articolo. Quattro giorni dopo P. Silvano non cera pi. Tempo fa, avendo programmato assieme a mia moglie un viaggio nel nord Italia, ho pensato di recarmi alla sua tomba, nella frazione (principale) Piazza di Terragnolo, per deporre fiori e preghiere pure a nome dei suoi parrocchiani non solo badolatesi.
Cosa che ho fatto, domenica pomeriggio 29 ottobre 2017, accompagnato dal nipote Stefano Girla, il quale sembra somigliare molto allo zio quando nel 1956 venuto a Badolato Marina. Abbiamo scattato qualche fotografia da inviare pure al periodico La Radice di Badolato perch i suoi lettori possano vedere dove riposa il loro amato parroco, ma anche la sua casa natale. Questa visita a Terragnolo stata una vera emozione e un rivivere i meravigliosi anni della nostra giovinezza. Mi sono intrattenuto a parlare pure con alcuni suoi compaesani che lo avevano conosciuto e stimato. Adesso, nel salutare questi e tutti gli altri cittadini di Terragnolo, anche nel ricordo e nellaffetto di Padre Silvano Lanaro e della sua famiglia, sono lieto e assai commosso per essere riuscito finalmente dopo tantissimi anni a portare un sincero omaggio sulla tomba del mio parroco e fratello maggiore e a visitare i suoi luoghi di nascita, la sua incantevole valle e i pi immediati e stupendi dintorni (Rovereto, Folgara, Lago di Garda, ecc.). E sento che si pure cos concluso idealmente un importante ciclo esistenziale per me, assai significativo ed esaltante. Dopo questo pellegrinaggio di affetto fraterno, ormai tempo di guardare oltre, pur non dimenticando niente e nessuno!
Mimmo Lanciano Azzurro Infinito, luned 06 novembre 2017 ore 11,18 (Libera autorizzata riduzione da Lettere a Tito n. 199 di Domenico Lanciano, pubblicata dal sito di Messina www.costajonicaweb.it) (La Radice, nel ringraziare per questa bella pagina sullindimenticato Padre Silvano, partecipa con commozione al ricordo degli affetti e dei valori umani e cristiani lasciatici in eredit dal buon Parroco di Badolato Marina, che tanto ha contribuito alla crescita di giovani generazioni. Ndd) |